Responsorio 7° del Mattutino della Feria V^ (quinta) in Coena Domini. Il canto è eseguito durante la celebrazione della Santa Messa al momento dell’Offertorio.
Traduzione a cura di Giuseppe Balzano.
Eram quasi agnus innocens
Ductus ad immolandum, et nesciebam
Consilium fecerunt inimici mei adversum me, dicentes:
“Venite mittamus lignum in panem eius et eradamus eum de terra viventium”.
Responsorio 7° del Mattutino della Feria V^ (quinta) in Coena Domini. Il canto è eseguito durante la celebrazione della Santa Messa al momento dell’Offertorio.
Traduzione a cura di Giuseppe Balzano.
Eram quasi agnus innocens
Ductus ad immolandum, et nesciebam
Consilium fecerunt inimici mei adversum me, dicentes:
“Venite mittamus lignum in panem eius et eradamus eum de terra viventium”.
Ero quasi come un agnello innocente:
ero condotto al sacrificio e non lo sapevo.
I miei nemici cospirarono contro di me, dicendo:
“Venite, mettiamo del legno nel suo pane e sradichiamolo dalla terra dei viventi”.